
Una tersa giornata di fine estate è ottima da dedicare ad un’escursione sul Monte Palon, presso lo spartiacque delle Valli di Viù e Susa.
La salita oltre il Lago di Malciaussia si svolge in uno spazioso ambiente, dove ammiriamo frontalmente il vicino gruppo Lera-Sulè. La traccia è di quelle che svelano il lavoro di una volta, quando le mulattiere erano costruite pietra dopo pietra con una dedizione certosina. Non manca anche una bell’incisione nella roccia, un labirinto dall’origine senz’altro da approfondire.
Dal Palon, dove il vento è un presagio d’autunno, la vista diventa interessante soprattutto sull’alta Val Susa e sul Delfinato, oggi inconsuetamente limpidi.
Con una bella ravanata si arriva al Rifugio posto sotto il Colle della Croce di Ferro (il gestore ci sa fare!). Si tratta di una ex caserma ottimamente riconvertita.
Da qui proseguiamo verso il Colle delle Coupe lungo la cresta. I magri pascoli quassù tendono ormai al color oro dell’autunno. Il vento e l’aria tersa infondono una calma diffusa. Una gradevole discesa su sentiero porta al Lago Nero (coraggiosa possibilità di balneazione, il sottoscritto si limita a balneare i piedi…). Un altro strappo e si torna al Lago di Malciaussia. Il sole, intanto, comincia a proiettare contrasti ombrosi di una stagione che sta per addormentarsi.












Un’altra clàimprovvisazione. Escursione molto interessante, in ambienti delicati e con un panorama estesissimo. Itinerario che mi chiude piacevolmente un periodo di vacanza dedicato alla montagna – è anche per me l’ultima uscita di questa estate meteorologica. Grazie ad Angelo e a Clà, amica delle migliori escursioni, per aver proposto questo originale anello di fine stagione.
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ma chi è questa figazza che ti accompagna sempre nelle gite?
Ma chi sei? Un maniaco di passaggio o il solito buontempone?
il solito maniaco